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Come costruire edifici nZEB: la tecnologia Bioisotherm

30 marzo 2021

Tempo di lettura: 8 minuti.

Come costruire edifici nZEB: la tecnologia Bioisotherm

La necessità di costruire edifici energicamente efficienti si è affermata negli ultimi decenni a partire dalla direttiva europea 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD, Energy Performance of Buildings Directive) che ha imposto agli stati membri di abbassare i consumi energetici degli edifici e un elemento fondamentale di questa direttiva era l’introduzione del termine nZEB (nearly Zero Energy Building): edifici a energia quasi zero.

Le origini del termine nZEB

Gli stati membri dell’unione europea si sono successivamente impegnati nel recepire tale direttiva con delle disposizioni nazionali interne. In Italia, il tema dell’efficienza energetica è stato introdotto dal D.Lgs 192/2005, poi modificato dal D.L. 63/2013 divenuto L. 90/2013.
Ad oggi, dobbiamo fare riferimento al DM 26 giugno 2015Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”.

Le scadenze per il territorio italiano erano:

Dal 1° gennaio 2021 è obbligatorio progettare edifici nZEB in tutta Italia,
siano essi pubblici o privati.

 

Definizione di nZEB

Per edifici a energia quasi zero (nZEB) si intendono:

edifici ad altissima prestazione energetica che riducono il più possibile i consumi per il loro funzionamento.

Edifici in cui:

 

  • il fabbisogno energetico per: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda ed elettricità (terziario) è molto basso o quasi nullo;
  • e viene coperto da energia da fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, eolico, geotermico, atro).

Gli nZEB sono quindi edifici che permettono
la riduzione dei consumi e l’impatto nocivo sull’ambiente.

La norma di riferimento (nZEB)

Il DM 26/6/2015 definisce “edifici ad energia quasi zero” tutti gli edifici, di nuova costruzione o esistenti, per cui sono contemporaneamente rispettati:

  • tutti i requisiti di seguito elencati verificati con i limiti vigenti dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici, quindi:
  1. H’
  2. Asol,est / Asup utile
  3. EPH,nd, EPC,nd, EPgl,tot
  4. hH, hW, hC
  • Gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi minimi di cui all’All. 3, par. 1, lett. C) del D.lgs 28/11.

La verifica dei requisiti di legge di un edificio nZEB si esegue confrontando gli indici di prestazione dell’edificio reale con gli stessi indici valutati per un edificio detto “edificio di riferimento”.

Con edificio di riferimento si intende un edificio identico in termini di geometria (sagoma, volumi, superficie calpestabile, superfici degli elementi costruttivi e dei componenti), orientamento, ubicazione territoriale, destinazione d’uso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati conformemente alla presente Appendice all’All. 1.

 

L’edificio di riferimento

Quindi l’edificio di riferimento presenta i medesimi dati dell’edificio reale per quanto riguarda:

• destinazione d’uso e condizioni di occupazione;
• geometria: forma dell’edificio, superfici disperdenti opache e serramenti;
• orientamento, ubicazione
• tipologie degli impianti

I parametri da rispettare per gli nZEB

Il valore del coefficiente globale di scambio termico dipende dalle trasmittanze termiche dei vari componenti edilizi che compongono l’involucro. Per quanto riguarda le trasmittanze degli elementi opachi e trasparenti, l’edificio di riferimento deve essere costruito con i valori indicati nell’Appendice A del D.M. 26/06/’15 riassunte nella tabella sotto.

Il DM 26/06/15 detto “Decreto requisiti minimi”, indica i valori limite della trasmittanza termica U [W/m2K] in funzione della zona climatica, al di sotto della quale devono sottostare i vari componenti edilizi.
I valori di trasmittanza indicati si considerano comprensivi dell’effetto dei ponti termici.

Nelle tabelle sottostanti si riportano i valori di trasmittanza termica relativamente alle
strutture opache verticali (pareti), orizzontali (pavimenti) ed inclinate (coperture) dell’edificio di riferimento.

Valori di trasmittanza termica U usati per l’edificio di riferimento nZEB a partire dal 01/’21.

Vuoi sapere di più sul comportamento energetico dell’involucro?
Leggi il nostro articolo: Isolamento termico: le prestazioni dell’involucro

Valore massimo ammissibile del rapporto tra area solare equivalente estiva dei componenti finestrati e l’area della superficie utile Asol,est/Asup utile.

Gli indici di prestazione termica calcolati per l’edificio oggetto di calcolo debbono risultare inferiori ai valori dei corrispondenti indici limite calcolati per l’edificio di riferimento.
Le efficienze hH, hW, hC degli impianti dovranno risultare superiori ai valori delle corrispondenti efficienze indicate per l’edificio di riferimento

Gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e del 50% della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento.

I punti di forza di un edificio nZEB

Progettare un edificio nZEB significa seguire i principi della progettazione sostenibile cercando di studiare un opportuno orientamento, la sua disposizione all’intero del sedime di edificazione, la forma dell’edificio, il volume planivolumetrico, cercando di sfruttare risorse naturali come l’irraggiamento solare o i venti; scelta di materiali altamente prestazionali per ogni loro funzione e finalizzata anche alla gestione dell’immobile fino alla sua vita utile, e infine porre l’attenzione all’aspetto dell’involucro al fine di minimizzare il dimensionamento di quello impiantistico.

I punti di forza di un edificio nZEB sono:

 

  1. ELEVATO ISOLAMENTO TERMICO DELL’INVOLUCRO

È necessario ottenere un involucro ben isolato che minimizzi le dispersioni termiche verso l’esterno o ambienti freddi attraverso gli elementi portanti per pareti, solai, copertura e basamento a terra. Scegliere componenti edilizi che permettono un buon isolamento termico nel periodo invernale e che garantiscono un adeguata inerzia termica per il periodo estivo.

  1. PARTI VETRATE PERFORMANTI

Da porre attenzione a tutte quelle parti dell’involucro opache che vengono forate per l’illuminazione (porte, finestre, vetrate, lucernari), scegliendo serramenti altamente performanti sia per la parte vetrata che per il telaio. Questi devono essere dotati anche di tenuta all’aria.

  1. GESTIONE DEGLI OMBREGGIAMENTI

Gli ombreggiamenti realizzabili con frangisole permettono di gestire l’apporto gratuito dell’irraggiamento solare captandolo d’inverno (in apertura) e respingendolo d’estate (in chiusura) per evitare il surriscaldamento interno.

  1. CORREGGERE I PONTI TERMICI

Realizzare nodi costruttivi (attacco a terra, nei solai interpiani e poggioli, in copertura, attacco con i serramenti) a ponti termici corretti che non presentino punti di dispersioni energetiche e che garantiscano temperature superficiali interne lontane da quelle di formazione di muffa/condensa.

  1. TENUTA ALL’ARIA

Realizzare involucri a perfetta tenuta all’aria in modo da eliminare eventuali perdite di calore dovute ad infiltrazioni d’aria che possono far abbassare puntualmente la temperatura dell’aria interna creando dei disconfort locali.

  1. SISTEMA DI VENTILAZIONE

È auspicabile un sistema di ventilazione che permetta un ricambio dell’aria interna dei locali con dell’aria pulita e filtrata proveniente dall’esterno e l’emissione mediante uno scambiatore di calore.

Come si realizza un edificio nZEB (nel 2021)?

La realizzazione di nuovi edifici NZEB richiede il ricorso a soluzioni innovative per i componenti ed i sistemi sia dell’involucro edilizio che degli impianti che, tuttavia, sono già presenti sul mercato. Non ci sono ricette predefinite per la realizzazione di un nZEB, piuttosto combinazioni di tecnologie di efficienza e facenti uso di fonti d’energia rinnovabili, adeguate e dettate da fattori economici, climatici, tipologici e comportamentali.

Il sistema Bioisotherm per edifici nZEB

 Il sistema Bioisotherm si pone nel mercato delle costruzioni come un sistema completo per realizzare involucri per edifici altamente prestazionali quali sono gli edifici nZEB. Il sistema si compone di elementi per realizzare la struttura portante (per pareti e solai) e di prodotti complementari per la finitura degli stessi e per la realizzazione dei divisori interni o contropareti.

Le pareti ARGISOL

ARGISOL è un sistema di casseforme a rimanere in polistirene espanso Neopor® a conduttività termica migliorata che permette di realizzare pareti in calcestruzzo armato a doppio isolamento (interno ed esterno). Queste casseforme sono preposte a contenere la gettata di cemento armato per pareti portanti ed una volta raggiunta la maturazione del calcestruzzo, diventano parte integrante dell’opera garantendo il livello desiderato d’isolamento termico ed un ottimo comportamento sismo-resistente che permette la piena operatività della costruzione anche in caso di terremoto.

I solai TERMOSOLAIO

TERMOSOLAIO è un panello cassero in polistirene espanso che permette di realizzare solai portanti di fondazione, interpiano e di copertura in c.a.. I pannelli sono opportunamente sagomati per l’incavo del travetto portante che risulta già isolato da un fondello a spessore variabile. Una volta maturato il getto di completamento questi solai risultano già termicamente isolati e pronti per la finitura all’intradosso.

 6 motivi per scegliere il sistema Bioisotherm

 

  1. ELEVATO ISOLAMENTO TERMICO

Si tratta di realizzare una parete portante con un doppio isolamento termico (interno ed esterno) in EPS a conduttività termica migliorata che garantisce elevate performance di isolamento termico in periodo invernale con valori di trasmittanza termica fino a 0,13 W/m2K e un adeguato comportamento inerziale in fase estiva grazie al nucleo centrale di calcestruzzo che grazie alla massa elevata funge da volano termico.

  1. ASSENZA DI PONTI TERMICI

L’ampia gamma di elementi a disposizione permette di ottenere un involucro a ponti termici corretti con elementi direttamente applicabili in cantiere che assicura una perfetta corrispondenza con quanto progettato. Da una analisi FEM dei principali nodi costruttivi (fondazione, solaio interpiano, copertura, infissi) risulta che le temperature superficiali sono lontane dall’insorgenza di muffe.

  1. PERFETTA TENUTA ALL’ARIA

I vari elementi vengono montati direttamente in cantiere a secco, semplicemente incastrandoli un l’altro senza l’ausilio di colla o malta tali da garantire la colata di calcestruzzo. Il nucleo portante di calcestruzzo crea indirettamente una barriera continua senza interruzioni impermeabile al passaggio d’aria. Non necessitano teli o nastri aggiuntivi di tenuta all’aria.

  1. FORI PORTE/FINESTRE GIA’ ISOLATI

Appositi elementi a chiusura del getto di calcestruzzo permettono di creare il foro finestra completamente isolato (spallette e architrave) e pronto per l’installazione successiva del serramento.
Altri accessori in legno (nelle spallette) permettono di facilitare il fissaggio del falso telaio in luce

  1. INVOLUCRO ANTISISMICO

Il comportamento scatolare derivante da una struttura composta da pareti e solai in c.a. assicura una elevata resistenza anche in zone ad alta sismicità. L’elevata capacità di resistere alle azioni sismiche permette alla struttura di non deformarsi eccessivamente e quindi salvaguardare quelle parti dell’edificio non strutturali (finiture, partizioni interne) spesso oggetto di spese di riparazione.

  1. TEMPI RAPIDI DI REALIZZAZIONE

Un cantiere in Argisol e Termosolaio richiede una organizzazione meno costosa rispetto ai sistemi tradizionali. La leggerezza degli elementi e la facilità di posa permette una maggiore velocità di realizzazione e non necessita di manodopera specializzata. Ne deriva un cantiere dinamico con minori costi di noleggio delle attrezzature, di cantierizzazione e di manodopera.

Vuoi vedere come abbiamo realizzato un edificio nZEB? Vuoi vedere un esempio di edificio nZEB?

Leggi il nostro articolo: Cosa vuol dire edilizia sostenibile?

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